io resto a casa, ma insieme a voi

Cari tutti,
bentrovati.
Era solo una settimana fa che ci scrivevamo e sembra passato un anno.
È un tempo strano. Si alternano momenti su a momenti giù, ottimismo a più consapevole realismo.
Il tempo scorre lento e veloce insieme.
Le giornate scandite dalle abitudini nuove e antiche, come se esistesse già un prima e un dopo.
Rispolveriamo antiche virtù culinarie, puliamo la casa, mettiamo ordine, proviamo a fare tutto e ci accorgiamo di non aver fatto nulla. Lo smartworking, gli appuntamenti delle sei con la musica sul balcone, gli aggiornamenti su decessi e contagi, i compiti, le video chiamate con i nonni oramai tecnologici e gli amici di scuola. Le giornate piene e vuote insieme. Pensavamo, speravamo, di trovare una routine, che l’uomo si abitua a tutto ci hanno detto, eppure ogni giorno è una nuova sfida. Abbiamo ripreso a leggere. Ci accorgiamo di scegliere i titoli, di preferire quelli più avvolgenti, di scartare, per ora, quelli più dolorosi. Leggiamo la sera con il piccolo di casa che resta con gli occhi sgranati per tempi lunghissimi. Proviamo a immaginare il dopo. A dirci che ai bimbi resterà il pieno di noi, del sonno recuperato, delle coccole, dei pasti preparati in casa insieme, ci raccontiamo che la quarantena per loro sarà come la guerra per i nonni. Avranno superato la resistenza, sperimentato l’imposizione di ritmi non voluti. Saranno più forti, più solidi, più essenziali, sapranno vivere di ciò che conta. Ce la faremo. Ci piacerebbe dirvi che siamo capaci di spedirvi i libri ma – per ora – non ce la sentiamo di uscire e di aprire per aspettare i corrieri. Rispettiamo le direttive. Attendiamo che passi il picco e vi promettiamo che, appena potremo, saremo lì a consegnarvi libri e giochi, confidando ci siate anche voi.
Come sapete non vogliamo realizzare letture ad alta voce, non vogliamo stare con lì a suonarcela e cantarcela. Le letture non sono soltanto letture, sono una selezione di testi, sono un incontrarsi, un viversi, un relazionarsi, sono un dialogo intimo e speciale tra chi legge e chi ascolta, seduti vicino vicino, guardandosi in faccia. E allora stiamo immaginando di incontrarci con uno dei mezzi utilizzati per le video conferenze e i web meeting, ci manca una telecamera funzionante al momento, confidiamo di recuperarla a breve. Altrimenti fisseremo per il 19 marzo per la Festa del Papà o forse cederemo ad una diretta su Facebook pur di sentirci meno lontani.
Come sarà rivederci anche se a distanza? Come sarà fare la conta delle occhiaie, dei capelli lunghi, dei bimbi che crescono veloci? Come sarà risentire quelle voci che ora leggiamo solo sui social? Come sarà rivedersi filtrati da uno schermo?
Sarà bello, ne siamo certi e proveremo a regalarci un po’ di spensierato e letterato tempo insieme.
Voi cosa fate? Come state? Cosa immaginate? Raccontateci.
Teniamoci in contatto.
Un abbraccio.
A presto
Daniela

Letture terminate: Non fa niente, Oggero, Einaudi. Una storia tutta al femminile, dall’inizio della seconda guerra mondiale alla fine degli anni di piombo. Un paese, una città, un’Europa che cambia e una promessa tra due donne a segnarne il passo. Un libro che si lascia leggere con piacere.
Lettura da iniziare: Lucilla, La nuova frontiera.
Letture condivise e terminate con il piccolo di casa: Zoe Zannelunghe, Lapis –  Cane Puzzone va a scuola, Terre di mezzo.
Letture da iniziare: La mia vita felice, ed. Il castoro

Presentazione libro Il Malacologo

Martedì sera, alle 19.30, ospiteremo la presentazione de #Ilmalacologo, scritto da Lorenza Raponi e pubblicato da Rubettino. Abbiamo conosciuto Lorenza

In tour.

“Da quando faccio formazione, nessuno mai ha definito così bene un opposto” “Grazie a te che dedichi la vita, come

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Ci siamo svegliati così, stamattina. Un messaggio e la sorpresa di un’uscita sul giornale. La copertina del “nostro” nuovo titolo