17 maggio: Donne private da Read Red Road

Quando era piccola, ma non tanto, nel paese della libraia abitava una famiglia speciale.
Speciale perché originale. Speciale perché libera, direbbe oggi. Senza regole, si diceva allora, in quella tranquilla cittadina di provincia.
Padre, madre e quattro figli. Lui giornalista, artista, scrittore, pittore, musicista. Lei solare accogliente sempre sorridente e gioviale. Di età indefinita e indefinibile entrambi, che quando c’è vitalità l’età è un dettaglio.
I figli erano più grandi della libraia e avevano tanti amici che spesso invitavano a casa o che semplicemente lì si ritrovavano, per quell’aria speciale che si respirava. In quell’ospitale e confusionario salone, la compagnia diventava una festa. Qualcuno si sedeva al pianoforte, qualcuno cantava, qualcuno recitava. Qualcuno leggeva, qualcuno raccontava.
Dalla cucina, arrivavano piatti appena sfornati o si improvvisava una spaghettata. L’atmosfera era familiare e rilassata. Il tempo sembrava dilatato. Ogni malumore dissipato, ogni problema ridimensionato. Con il passare degli anni, il padrone di casa cedette il pianoforte al figlio e iniziò a fare ritratti. Seduto in disparte, fissava su carta atmosfere ed eventi, coglieva attimi e volti. E, ogni tanto, intonava un canto.
La libraia, a quelle serate, non ha mai partecipato, troppa distanza d’età la separava. Le arrivavano però suggestioni nei racconti di chi partecipava e ne narrava. Le restava l’idea di una vita piena, di una casa disordinata ma allegra, di una condivisione sana e preziosa, di una condivisione gratuita e costruttiva.
Di quelle serate e di quei volti cari, le è tornato il ricordo ieri mentre la serata scorreva, e poi mentre rientrava a casa con le mani piene. Di quella presentazione, con la libreria zeppa zeppa e viva. Con la passione travolgente di Simonetta Corrado e quella delle sue donne svelate, vissute, ascoltate. Simonetta che era lì con la sua immensa famiglia, con la sua capacità di mettersi in gioco, con le sue storie intime e toccanti, provocatorie.
Simonetta e quell’invito a osare.

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Simonetta e le sue storie lette e interpretate dalle doppiatrici, da quelle voci che – con affetto – hanno dato forma alle parole.
Simonetta e la musica dolce di Alice Clarini a dare eco ai pensieri.
Simonetta e il pubblico in sala: gli amici, gli sconosciuti e gli amici della libreria.
E mentre si parlava di donne, paure, sogni, ferite e futuro, la serata scorreva veloce e serena con i bimbi a farci compagnia e il catering di Raffaella Granone a coccolarci. Quando sono arrivati i ringraziamenti, eravamo tutti ancora più commossi e vicini.
Torniamo a casa contenti, con la promessa di ritrovarci per il secondo libro, con l’augurio di continuare ad andare, donne in progress o alla ricerca.

incontro-con-simonetta-corradoRientriamo con l’attesa di un concerto di Alice in libreria, con i pacchetti di cose buone avanzate, con i fiori e la bottiglia di vino che a tanta generosità del sud non ci si abitua mai.
Arriviamo a casa con un pezzo di strada fatta. Con la voglia di continuare.

 

Per chi non c’era la presentazione è qui
Presentazione Donne Private 17 maggio da Read Red Road

e anche qui Donne Private 17 maggio da Read Red Road

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