Di libri, cibi e sere d’estate

Sarebbe stato bello fotografare gli arrivi. Fissare l’ingresso di ognuna. Sarebbe stato bello per raccontare i volti e i sorrisi. Le calorose accoglienze. I saluti e i gioiosi commenti.
Sarebbe stato bello fotografare Luisa arrivata in netto anticipo alla sua prima volta al gruppo, ma già in sintonia con la scelta della birra.
E poi Sandra con le mani piene della sua torta rustica.
Maria Vittoria con la crostata perché con un libro così ci voleva il dolce.
Céline con il suo aperitivo francese e che ha scelto il libro che commenteremo poco dopo. leggere-a-via-padova-51
E Maria con un pensiero per la libraia e una bottiglia di vino, Selenia con le birre, Geffina e Elena e Sara con le uova di cioccolata, Francy e il riso cantonese. Maria Concetta invece salta perché non ha finito il libro e non vuole scoprire il finale (indiscutibile diritto del lettore), Rosa assente perché influenzata (succede).
Il gruppo inizia e il tempo scorre veloce. Ci dimentichiamo le foto e per due ore siamo solo qui. “No, non ci incontriamo soltanto per bere e mangiare” commentiamo ridendo.  29197312_1850193475279415_3727078297692012544_nE, assaggiando, iniziamo davvero. Abbiamo voglia di raccontare. Il libro è stato stimolante.Ci sono la guerra e i sopravvissuti. Si narra di intelligenza e sopravvivenza. Di ricostruzioni e corruzioni. Di rapporti filiali. Di amicizia. Di personaggi che evolvono e si risolvono. Di mascalzoni e buffoni. Dello Stato e delle donne. Di fantasia e orrore. Di riscatto. Di nascita e fantasia. Si ascolta e si commenta. Si condivide un piacere. Si scoprono punti di vista e dettagli. Ci si confronta. Per una strana coincidenza poche di noi hanno il libro tra le mani eppure la storia è vivida nelle nostre menti. Un racconto intenso, bello, ironica, dolce e amaro. E’ passata più di un’ora e ancora parliamo. Arrivano Roberta e Giusy che pure se è tardi volevano condividere almeno un saluto.
“Davvero ne hanno tratto un film?”
“Sarebbe da vedere.”
“Eh, sì, un cineforum ci starebbe bene”
“Daniela, lo facciamo?”
Torna ogni volta questa proposta che un giorno, magari, chissà…
Sono le 21.30.
Scegliamo il libro del prossimo incontro e con la stessa armonia dell’arrivo rimettiamo a posto. Lo spazio torna libreria. Le cose da mangiare avanzate diventano pacchetti da portare a casa per chi ci aspetta. Le sedie riposte, le birre e la patatine conservate per la prossima volta. Qualcuno gira per la libreria e sceglie un libro, qualcuna guarda le novità. Si chiacchiera. A bassa voce. Ci conosciamo. Si abbassano le luci e ancora parliamo. Qualcuna va via che passa la metro. Usciamo e ci facciamo compagnia. Abbassiamo insieme la serranda.
Sembra già estate. Quelle sere lente in cui è bello indugiare.
Ci salutiamo e ancora, insieme, a gruppetti ci avviamo.
Ci salutiamo. Questa volta sul serio.
Continueremo a sentirci nei giorni a venire: per ritirare il nuovo libro, per iniziare a commentarlo. Per salutarci. Per ridirci di martedì sera. Per scambiarci un messaggio o un w app. Per prolungare quella pienezza vissuta. Per anticipare la nuova. Per confermarci la bellezza condivisa dai libri, tra i libri, grazie ai libri.
Il prossimo incontro è fissato per martedì 27 marzo e leggeremo Niente, di Janne Teller, ed Feltrinelli

p.s. mentre sto per pubblicare il post Elena mi scrive in chat “Vista ora. Ho pensato subito a te ” e la sua vignetta finisce dritta nel nostro post: sintonia del gruppo

Presentazione libro Il Malacologo

Martedì sera, alle 19.30, ospiteremo la presentazione de #Ilmalacologo, scritto da Lorenza Raponi e pubblicato da Rubettino. Abbiamo conosciuto Lorenza

In tour.

“Da quando faccio formazione, nessuno mai ha definito così bene un opposto” “Grazie a te che dedichi la vita, come

Nero su La Repubblica di oggi

Ci siamo svegliati così, stamattina. Un messaggio e la sorpresa di un’uscita sul giornale. La copertina del “nostro” nuovo titolo