La prima libreria per bambini di Roma sempre aperta

Sono le 17.45, mi siedo cinque minuti, nella temporanea e irreale calma di questo luglio 2017 immaginato, programmato, studiato, improvvisato. Mi fermo – vorrei – cinque minuti prima di riordinare e prepararci per il laboratorio delle 19.30. Sono qui dalle otto di questa mattina. In una libreria quasi ordinata. Sono qui dalle otto in uno spazio che sembra a tratti una scuola, a volte una ludoteca, spesso una casa, costantemente una piazza, stabilmente una strada, talvolta un condominio diffuso, raramente un esercizio commerciale. Mi siedo cinque minuti, con le gambe pesanti e il cuore leggero, con la stanchezza stupita dei bambini. Se dovessi elencare il numero di volti incontrato oggi o il numero di giochi realizzati arriverei a sera: disegni, puzzle, costruzioni, plastilina, perline, sabbia magica, un due tre stella, le belle statuine, le letture animate, il saluto del buongiorno, il ciao dell’andare. Era il centro estivo, poi la libreria, poi il pranzo, il dopo pranzo, infine i saluti. Poi arrivano le mamme da Teramo che ci hanno scoperto su Facebook e sono passate a trovarci con Lorenzo e Edoardo. Mentre i bimbi giocano, le mamme si guardano intorno. Leggono, domandano, si rivelano lettrici esperte e preparate. Volete un caffè? fa ad un tratto la libraia. Lei dice subito sì, l’altra, sotto voce, sembra brutto. “Lorenzo”, dice allora la libraia, “sai cosa sembra brutto? Dire di no ad un caffè offerto da una napoletana.” Ah, ma allora è tutto chiaro, qui siamo proprio a casa, io sono casertana”. E siamo ancora più vicine: si trattengono a lungo. A parlare di cosa sia cultura. Di quanto manchi una libreria per bambini nella loro zona. Del perché i bimbi conoscano e usino vocaboli inglesi. Di quanto condividiamo l’attitudine, senza esiti certi, alla semina di libri o abitudini sane. Di quanto sia prezioso osare e provare. Ci salutiamo promettendoci di rivederci ancora. O di immaginare uno spazio così, sulla costa orientale. Mi siedo cinque minuti e mi rialzo, perché la nipote della signora Laura è passata a ritirare i libri che aveva ordinato. Mi siedo cinque minuti e mi rialzo perché c’è Cristina che ha bisogno di un biglietto di auguri. Mi siedo cinque minuti e mi rialzo perché è passata Marta, con il piccolo Tommaso, per un saluto veloce. Mi siedo cinque minuti e mi rialzo. Mi siedo e scrivo, per raccontare questa giornata meravigliosa e infinita. Mi siedo e mi rialzo perché è arrivato Anto dopo la scuola. E vuole raccontarmi del suo centro estivo. Mi siedo e mi rialzo che passa Silvana con Giulio per un saluto. Mi risiedo e mi rialzo. È passata un’ora e sono ancora qui. Tra poco arriverà Roberto per il suo laboratorio. Mi siedo, concludo e vi saluto. Per raccontarvi che domani è arrivato e il laboratorio da poco passato.
p.s. nella foto uno scatto di oggi: Lorenzo- tirocinante dell’alternanza scuola/lavoro – legge ad alta voce. Non l’aveva mai visto fare. Non l’aveva mai fatto prima. Eppure, dopo dieci giorni qui, gli è sembrata la cosa più naturale e ci ha provato.

p.s. il Centro estivo della libreria continuerà fino al 28 luglio. Sono aperte le iscrizioni per le prime due settimane di settembre. Info e contatti scrivendo a: info@readredroad.it

Presentazione libro Il Malacologo

Martedì sera, alle 19.30, ospiteremo la presentazione de #Ilmalacologo, scritto da Lorenza Raponi e pubblicato da Rubettino. Abbiamo conosciuto Lorenza

In tour.

“Da quando faccio formazione, nessuno mai ha definito così bene un opposto” “Grazie a te che dedichi la vita, come

Nero su La Repubblica di oggi

Ci siamo svegliati così, stamattina. Un messaggio e la sorpresa di un’uscita sul giornale. La copertina del “nostro” nuovo titolo